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comune di verbania

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comune di verbania - nei commenti

Basito! - 30 Marzo 2013 - 19:42

commento
E' ovvio che le primarie di tutti i partiti sono le elezioni, che danno maggiori garanzie di democrazia perchè soggette a leggi e controlii che solo uno Stato sovrano può dare. Un "sindaco di larghe intese", "tecnico al di sopra della politica", si potrebbe giustificare solo in presenza di una particolare condizione di dissesto economico o di gravi fatti illeciti, che il comune di verbania non ha. E comunque a decidere un commissariamento sarebbe Roma e non il sindaco uscente. verbania ha bisogno di idee e progetti per il proprio rilancio, non di formule magiche e strane alchimie, che sembrano nuove, ma sanno di vecchio. Vecchio come la filosofia da prima Repubblica de Il Gattopardo: Cambiare tutto, per non cambiare nulla.

Ma e gli altri partiti? - 30 Marzo 2013 - 19:42

commento
Bene. Ho una mezz'ora di tempo e glie la dedico volentieri per risponderle nel merito. Mi scuso per la lunghezza del commento, ma ho ritenuto che lei meritasse una risposta quanto più dettagliata mi fosse possibile. ___La questione della pubblicazione sul blog___ Io ho riportato il commento che un amico ha letto sul suo profilo Facebook. Se una persona scrive in un posto visibile ad altri - sebbene non a me - qualcosa che mi riguarda l'ha scritto in un posto pubblico benché non a tutti, per cui se qualcuno mi trascrive quanto commentato è nel mio diritto partire dall'ipotesi che ciò che mi è stato riportato sia vero e commentare in risposta. Se non ha davvero scritto ciò che mi è stato riportato, non ha che da smentire. Non vedo il problema. Non ho infranto la riservatezza dei suoi dati personali circuendo la buona fede di alcuno né infrangendo alcuna legge. Se lei avesse voluto esprimere un desiderio di anonimato e totale riservatezza avrebbe potuto scrivere lo stesso commento impostando i diritti di visibilità di conseguenza. Avrei potuto non scrivere direttamente qui sul blog e scriverle invece di persona, ma come lei ha scelto di non chiedermi ragione del mio articolo di persona, né di parlarne al telefono con un'amica, ma di scriverlo sul suo profilo Facebook, considerato che questo era visibile a molte persone alcune anche comuni, così io ho ritenuto che delle precisazioni fossero dovute in luogo pubblico. E data la visibilità del nostro blog e visto che era stato tirato in ballo, ho ritenuto essere quello il posto giusto. Il suo scegliere uno stile aggressivo e offensivo, comunque, non ha aiutato. Avesse argomentato la sua posizione in maniera diversa la reazione suscitata sarebbe stata diversa. ___La questione del cartellone___ Non mi sono arrogato nessun diritto di sapere alcunché. Inoltre mi sembra lei legga in maniera troppo frettolosa: non ho mai detto che era a Omegna né a Casale Corte Cerro. Sì, come ho scritto, parlavo di quello di Gravellona, perché se si viene dall'Ossola e si va a Fondotoce, il cavalcavia di Gravellona Toce di cui parlo è. per l'appunto a Gravellona Toce. Sette giorni sono una sola settimana, è vero; un effetto percettivo distorto, avrei davvero risposto che era lì da qualche settimana se qualcuno me l'avesse chiesto. Come ho scritto, io non ho sono mai stato in politica (figuriamoci essere "un trombato della politica"!!!), ma avendo visto quanto erano costati dei semplici piccoli poster per una rassegna teatrale, sinceramente non avrei mai pensato che un poster 6×3 esposto dal 23 al 30 aprile potesse costare solo _ 60. ___La questione del mio livello di informazione___ Data la premessa che avevo fatto, mi viene da dire che forse avrebbe dovuto leggere il mio articolo con un occhio diverso: meno polemico e più attento. Scrive - sul profilo di Giobi, persona comune - cose tipo. "che cazzo glie ne frega come la Lega fa campagna elettorale"; be', vivo in questa provincia, i soldi della Lega non sono solo della Lega - checche qualcuno della Lega abbia recentemente detto che li si poteva anche gettare al cesso, per cui è interessante, sì. In effetti fare campagna elettorale fuori del comune dove si vota sarà sicuramente lecito e - aggiungo, ed è il senso di questo articolo - anche politicamente molto argto. Ma, sì, sono anche "cazzi miei". La politica è dei cittadini - che son quelli che la pagano - e non di chi fa politica, non crede anche lei? E soprattutto: "io so chi sono gli altri candidati e sono di verbania, lui no, di chi è il problema? Perché non era a Omegna a vedere tutti i candidati in piazza?" "non è giusto dire R16;gli altri dove sono?' solo perché il sottoscritto non li ha visti". Io ho scritto che non frequento granché Omegna - non che non la frequento affatto - ho visto cartelloni elettorali indifferenziati che, per chi non è di Omegna e ha uno speci

Corriere.it: Il Tar multa il sindaco anti slot-machine - 30 Marzo 2013 - 19:42

commento
boh, che zanotti sia l'artefice dell'ordinanza non toglie nulla al problema. l'articolo in questione è piuttosto chiaro, e non versa certo in favore del tar. il problema è molto serio, indipendentemente da zanotti o zacchera. che zanotti abbia affrontato questo problema fin dal 2005 depone a suo favore, non a suo demerito, indipendentemente dai risultati raggiunti. per me il tar, multando il comune per 1, 3 milioni di euro, anche se ben conosco i limiti dei tribunali amministrativi, non ha ben operato. doveva andare a sentenza e lasciare che il danno fosse stabilito da un arbitrato. è troppo facile sentenziare eludendo il problema, che esiste ed è molto grave. questo tar, pur restando nelle sue pertinenze, ha dato ragione allo stato, contro la collettività locale. certo, il danno, visto la legge, esiste. come esiste pure il danno denunciato implicitamente nel'ordinanza del comune. che poi la parte lesa devolva i danari in beneficenza è una beffa ulteriore, perché si tratta di una beneficenza a spese della collettività. la società in questione, che non nomino, la società ricorrente, dimostra di non voler capire. dopo aver avuto ragione, doveva rinunciare a questo risarcimento. solo così avrebbe avuto ragione, dimostrando di non prendersi gioco di un'intera città. ancora una volta il problema è etico e "deontologico", ma tanto chissenefrega,..viva l'italia, il paese dei furbi e dei pappafichi l'articolo del corriere dice anche questo: "Davanti alla deflagrazione del problema, il 30 maggio 2005, quando i soldi buttati nel gioco erano quintuplicati rispetto ai cinque anni prima, la giunta comunale di verbania, allora di centrosinistra e guidata da Claudio Zanotti, giustamente convinto di avere la responsabilità della salute dei cittadini, decise dunque di mettere un argine sugli orari. Così da scoraggiare almeno la tentazione di tanti scolari di bigiare la scuola per andare a giocare alle macchinette. E fece un'ordinanza stabilendo che queste potessero essere in funzione soltanto dalle 3 del pomeriggio alle 10 di sera. Una scelta condivisa anche dall'opposizione che governa oggi la città con il sindaco Marco Zacchera" per una volta tanto, non si fa il solito giochetto di opposizione, si sposa la scelta, difficile, del sindaco precedente e si va avanti. io se fossi un cittadino di verbania andrei fiero di queste scelte! non ci vedo alcuna demagogia, alcuna strumentalizzazione, come alcuni denunciano sul blog, a meno che, chi la pensa diversamente, non è o un gestore di sale gioco, ovvero la società ricorrente il problema esiste e grava sulle spalle e sulle finanze dell'amministrazione locale!. bene ha fatto zanotti ad adottare l'ordinanza, bene ha fatto zacchera, cos'altro potevano fare? io, invito i cittadini di verbania, insieme ai gestori di sale gioco, a boicottare "qualcuno", indovinate chi? ps: le considerazioni di pedretti non fanno una piega. ma a pedretti dico ancora che chi amministra non sempre è tenuto a considerare la legittimità dei propri atti, quando questi rispondono a problemi di tale portata. altrimenti non c'è gioco, siamo impotenti e a forza di deleghe e di livelli amministrativi e politici, stato o governo o parlamento contro i comuni, non si va da nessuna parte. non sono i comuni a doversi adeguare allo stato ma lo stato ai comuni. e chi lo stabilisce che un sindaco, un sindaco eletto non con le leggi del 1931, ma con quelle ben diverse dell'attuale ordinamento locale non debba fare un'ordinanza simile? allora erano podestà, cavolo, podestà dentro una dittatura. oggi, le cose son diverse: i sindaci sono i governatori della città, molto più dei patetici governatori regionali! questo lo devono sapere sia lo stato, sia il tar sia i cittadini!
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